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Il distacco posteriore di vitreo: e ora cosa si fa?Rischio di rotture e distacco di retina.

 

Il corpo vitreo è la struttura trasparente e gelatinosa naturalmente contenuta all’interno del bulbo oculare. A seguito di diversi fattori (invecchiamento, traumi, miopia…) il vitreo si può staccare dalle pareti interne dell’occhio, alle quali aderisce tenacemente, determinando il “distacco del corpo vitreo”. Il classico sintomo con cui si presenta è la comparsa delle “mosche volanti” o delle “ragnatele”.

Il distacco di vitreo è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di rotture nella periferia retinica, le quali possono portare al distacco della retina stessa. La diagnosi e il trattamento precoce delle rotture retiniche mediante la fotocoagulazione laser permette di ridurre significativamente questo rischio. Infatti, il trattamento laser crea una specie di “saldatura” attorno alla rottura retinica, ed evita così il passaggio di liquido al di sotto della retina.

Sebbene il distacco di vitreo sia un evento improvviso, le sue eventuali conseguenze (rottura e distacco di retina) si possono manifestare anche a distanza di settimane dall’esordio dei sintomi; pertanto è necessario programmare delle visite di controllo.

Per quanto tempo si raccomandano controlli oculistici dopo il distacco del vitreo?

La letteratura non riporta dati univoci a riguardo: nella pratica clinica generalmente il paziente viene monitorato per un periodo di 6 settimane. Tuttavia, i dati emersi da un recente studio* suggeriscono un approccio differente.

Gli autori dello studio hanno preso in esame ben 7999 casi di distacco di vitreo e valutato l’insorgenza di complicanze (formazione di rotture o distacco di retina) nei mesi successivi.

Dai dati emerge che la percentuale maggiore di rotture e distacchi di retina viene diagnosticata all’esordio; tuttavia, una piccola ma significativa percentuale dei pazienti sviluppa tali complicanze nelle settimane successive. Inoltre, il periodo convenzionale di 6 settimane di sorveglianza non è sempre sufficiente a identificare la presenza di una rottura o di un distacco retina. Infatti sono stati osservati dei casi in cui sia le rotture che il distacco si sono verificate ben oltre questo periodo di sicurezza.

Quali pazienti sono più a rischio di sviluppare rotture o distacco di retina?

Il rischio aumenta nei pazienti maschi, nei giovani, in caso di pregresso intervento di cataratta o in presenza di emorragia vitreale; in particolare quest’ultima è associata ad un esordio precoce delle lacerazioni (entro le classiche 6 settimane).

In conclusione questo articolo suggerisce che i pazienti traggono beneficio da un monitoraggio più lungo delle tradizionali 6 settimane, poiché questo permette di identificare l’insorgenza di rotture o distacchi tardivi di retina.

 *Uhr JH et al. Delayed retinal breaks and detachments after acute posterior vitreous detachment.

Ophthalmology 2020;127:516-522

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